Monday, March 22, 2010

Quando l'orso perse le grinfie. Grizzly Bear - Roundhouse - London 13/03/2010

Due serate sold out da mesi per gli americani Grizzly Bear al Roundhouse di Londra. Il Roundhouse costruito nella zona di Camden nel 1846 come deposito dove riparare le locomotive, e’ un luogo sicuramente suggestivo, che nonostante i recenti restauri, costati piu’ di 40 milioni di euro, continua ad avere una pessima acustica per i concerti.
I Grizzly Bear salgono su scena verso le 21.30 acclamati da un pubblico trepidante e aprono il concerto con “Southern Point” che apre pure il loro ultimo lavoro “Veckatimest” del 2009 e a seguire la piu' popolare “Cheerleader”.
Se su disco si possono assoporare tutte le sottiglieze del folk-jazz psichedelico di questo quartetto di Brooklyn, in un suono che sembra puro nonostante la complicata tessitura, durante il live si perde la diversa stratificazione, rendendo anche le armonie vocali molto banali e noiose.
Sul palco c’e’ un’atmostera di festa di paese, diverse luci che penzolano da trespoli, un'atmosfera semplice ma non elettrificante. E non c’e’ da soprendersi sapere che Edward Droste e compagni abbiano passato mesi e mesi rinchiusi in un appartamentino a registrare musica su nastri. Tutto molto studiato a tavolino, pulito e anche le semplice emozioni che cercano di trasmettere dalla scena, sembrano misurate con il righello strappato dai banchi di scuola. La loro musica fa presa sulle persone presenti al concerto, un 90% di ventenni che sembra appartenere ad un ceto medio benpensante della borghesia inglese. Mentre mi chiedo come mai la Warp, conosciuta per la sue scelte musicali avventurose, abbia voluto una band dal suono talmente insipido nel suo catalogo, Victoria Legrand sale sul palco e ci regala la sua splendida voce in “Two Weeks” e “Slow Life” e mi rammarico un po' di aver perso in apertura l’esibizione del suo gruppo Beach House. Spero per un punto di svolta a questo punto del concerto, ma una volta che Legrand lascia il palco, non succede proprio nulla di eccitante. Avrei solo bisogno di sedermi su un divano e di addormentarmi a migliori sogni musicali.

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