Friday, August 28, 2009

Celestiali Oneida

Data la mia inattenzione verso gli Oneida, da qualche anno a questa parte, ho pensato di dimostrare il mio giusto rispetto comprando un biglietto per il loro concerto Martedi 18 Agosto al Garage, London.
"Sarà pieno di ragazzini..", penso davanti allo specchio cercando di celare la stanchezza del volto prima di andare al concerto, "forse sarò un pò fuori luogo, ma d'altra parte ho veramente voglia di vederli dal vivo e ho sempre vissuto finora il concerto come un'esperienza individuale, non dando minimamente attenzione a chi mi sta accanto”. Durante un concerto avviene una fusione molto intima tra te, spettatore, il musicista ed il loro messagio, la musica. Ed è quest'esperienza che ho sempre ricercato nelle sale piccole al contrario dell'esperienza collettiva che si può avere nei festival e/o stadi.
Arrivo con un ritardo discretamente "fashionably", sono stanca e voglio evitare i gruppi spalla, anche se talvolta possono rivelare delle vere perle. Sulla porta del Garage, incontro un mio ex-collega di qualche anno fa. Ha cambiato città, si sta per sposare e poi "si si avrei altre cose da raccontarti, ma guarda che gli Oneida sono gia’ sul palco. Sbrigati, non puoi perderti un'altro pezzo " Con il tempo le vite cambiano, s'invecchia, ci si sposa, si fanno figli e si va a vivere in periferia ma, la passione per la musica, quella vera, rimane, questa è la verità. Quest'incontro anche se fugace non poteva che capitare in un momento migliore, quasi per darmi un ceffone in piena faccia e farmi ritornare a quello che sono sempre stata: una fanatica lucida della musica. E si, ovvio, della buona musica.
E gli Oneida? Molto più psichedelici di quanto sospettassi. Pensavo di trovarmi davanti ad un suono scarno e ossessivamente tagliente e mi ritrovo persa in labirinteschi loop psichedelici. Dei musicisti geniali che hanno nelle orecchie l'"enciclopedia musicale":Pink Floyd, Sonic Youth, MC5, Keiji Haino, Devo...e milioni di altri. Non riesco a staccare gli occhi dall'incredibile sessione ritimica, pazzeschi. E la frase detta dagli Oneida durante un’intervista "we created that music, from dust and wind and sweat” non puo’essere piu’che vera.

1 comment:

Valerio said...

Hai visto questo?

http://liveon35mm.wordpress.com/2009/09/22/oneida/

ciao
Vale