Tuesday, July 13, 2010

Il rock degli androidi giapponesi - Japandroids - Garage- London - 20/05/10

Avevo quasi finito di scrivere alcuni pensieri sul concerto dei Japandroids che il tutto e’ andato perso: File Deleted. Ah la tecnologia!. Almeno quando si scriveva a mano, le bozze non scomparivano cosi’ all’improvviso.
Ma veniamo al concerto. Arrivo tremendamente in ritardo al Garage, nonostante sia solo a un paio di chilometri da casa, per l’esatezza 2.49KM, l’ho appena calcolato su Google grazie ai poteri di Internet.
Gli Yuck hanno appena finito, il tempo di passare al bar e i Japandroids,sono pronti a bombardarci di energia vitale.
All’inizio sembra del buon rock and roll gia’ sentito da tempo e poi piano piano i corpi iniziano a muoversi e le teste ad agitarsi avanti e dietro. Non che il pubblico inglese sia mai stato in delirio davanti a una band, da quello che ricordo. Sara' che devono sempre stare attenti a non fare rovesciare la birra che hanno in mano.
Japandroids e’ principalmente una tour band, in meno di un anno hanno fatto piu’ di 250 date. Si vede, si sente, che il live e’ la loro essenza e elemento dominante.
Anche se la musica dei Japandroids e’ sicuramente meno intellettuale e ironica dei No Means No, la buona scuola punk di Victoria (Canada) ha fatto strada e questi due ragazzi ne rappresentano i degni eredi. La formazione e’ elementare : Brian King alla voce, chitarra e David Prowse alla batteria. Spaccano, non c’e’ che dire. Questa sera ci hanno magistralmente regalato un’ora di sudore, e punk rock and roll. E ogni tanto, fa del gran bene.

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