Tuesday, August 24, 2010

"Maestria e eleganza" - Howe Gelb + Giant Sand + Kristin Hersh + A band of Gypsies - Barbican - London - 22/07/2010

Non capisco come mai in tutti questi anni non abbia mai visto i Giant Sand e/o Howe Gelb dal vivo. Sto cercando di riguardare le date dei vecchi tour e fare mente locale in quale luogo mi trovavo per non averci assistito. D’altra parte dovrei anche essere onesta e ammettere che ai Giant Sant ho sempre preferito i Calexico che sono uno dei miei gruppi preferiti in assoluto e che ho visto almeno una decina di volte dal vivo. Un mea culpa de prufundis, per non avere portato piu’ attenzione ai Giant Sand e ai progetti paralleli usciti dal capello di quel genio musicale che e’ Howe Gelb.
L’anno scorso fu la prima volta che vidi il sig. Gelb qui a Londra, all’ICA, per l’uscita di “Snow Angel”, documentario musicale sul suo progetto di collaborazione con un coro gospel candese. Non nego che presi il rischio di addormentarmi nonostante il sig.Gelb fosse seduto alle mie spalle. Nonostante il documentario fosse noioso con una pessima regia, mi dette da riflettere sulla profondita’ e sul suo talento e sulla sua incontestabile e inesauribile passione per la musica. Quasi dopo un anno Gelb ritorna con un nuovo progetto. Direzione Corboda in Spagna, una fresca collaborazione con un gruppo di flamenco “The band of gypsies” (e non gypsys come quella di Hendrix!). E quale occasione migliore di presentarla a Londra se non la celebrazione dei 25 anni dei Giant Sand al Barbican. Questa sera, trovo al Barbican una posizione ottimale, terza fila, altezza del palco, con qualche divanetto libero vicino a me. Gelb, non ha invitato tanti musicisti per celebrare i 25 anni, solo Kristin Hersh, ex-Throwing Muses che apre questa serata. Minuta con una pettinatura e un vestito semplice e un filo di perle al collo, con la sua chitarra e la sua strepitosa voce ha dimostrato, ad una sala non gremitissima, di avere grinta da rivendere le sue canzoni erano ancora di forte impatto. Dopo una mezz’oretta, Howe Gelb e i suoi Giant Sand salgono sul palco. Stasera scaveranno ben poco nel passato, i pezzi sono quasi tutti recenti e c’e’ anche qualche inedito. Ad accompagnare questo set, uno slideshow fotografico incentrato per lo piu’ su Howe Gelb: da giovane, con i figli con i nuovi musicisti che lo accompagnano nell’avventura dei Giant Sand, con i Snow Angel, con la banda dei gitani spagnoli. John Convertino e Joey Burns, spuntano sfuocati su una foto di una vecchia rivista tedesca, forse la prima copertina che i Giant Sand fecereo in Europa. E gli stessi Convertino e Burns sembrano i grandi assenti stasera, per questa celebrazione di un quarto di secolo di Giant Sand. Di certo i nuovi musicisti dei Giant Sand sono musicisti eccelsi e c’e’ una grande armonia tra loro anche se chi dirige le danze, e’ lui, l’uomo plurimusicista e multitalentuoso, il maestro Gelb, che si avvicenda dalla chitarra acustica, a quella elettrica al piano con una leggiadria da folletto. Ci regala anche in questo primo set (secondo, se contiamo Kristin Hersh) un’interpretazione incredibile di « Expiration day brani” del suo defunto amico Vic Chesnut. Fine primo tempo. Ci si sgranchisce le gambe fuori dalla sala, un drink o uno snack al bar e siamo di nuovo in sala. Giant Sand in scena che accompagnano in sottofondo Kristin Hersh che legge dei passaggi dalla sua autobiografia: Paradoxical Undressing; testi surreali, ironici e alquanto divertenti. Strana scelta per celebrare i 25 anni dei Giant Sand, lasciare tanto spazio a Madame Hersh, ma non bisogna cercare di capire quello che frulla per la testa di Howe Gelb. Dopo le letture, Howe Gelb rimane solo sul palco con Thoger T. Lund al controbasso e invita il gruppo dei musicisti gitani di Corboba a raggiungerli. Oh, il momento che aspettavo. Seduti in semicerchio, un perfetto set di flamenco spagnolo che si fonde con la classe e l’eleganza dell’indie rock che del Maestro Gelb. Un set increbibile che avrei volute continuasse per ore e ore ma dopo qualche pezzo ecco entrare il resto dei Giant Sand sul palco con Kristin Hersh. Applausi, standing ovation meritate. Spero che questo sia stato solo un assaggio e spero a presto con una piu’ lunga presentazione di questo suo nuovo incredibile progetto, preferibilmente senza documentario. Lunga vita a Howe Gelb!

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