Massimo Volume - 93 Feet East - London - 21/07/2011 |
Vorranno
scusarmi i fan dei Massimo Volume, per essermi presa la licenza di adoperare in
questo articolo frasi dei brani eseguiti durante il concerto londinese di
giovedi 21 luglio al 93 Feet East. Lo scorso ottobre, noi expat indie-rock
italiani avevamo esultato alla notizia dell’uscita dell’album “Cattive
Abitudini”. Questi dieci anni di silenzio per molti di noi, corrispondono
anche agli anni da quando abbiamo lasciato la nostra amata e odiata Italia. La
voce sul concerto londinese si e’ sparsa in fretta tra di noi, grazie a Luca.
Sono venuti anche dei nostri amici direttamente dall’Italia per assistere a questo unico e raro
evento. C’e’ sempre una punta d’orgoglio nell’assistere a un concerto di
un gruppo nostrano all’estero, un gruppo che, se l’Inghilterra non fosse così
chiusa al mondo non anglofono, avrebbe sicuramente suonato davanti ad altre
migliaia di persone. D’altra parte, apprezziamo anche il lato confidenziale
della serata.
I Massimo Volume ci ricordano che in Italia ci sono ancora persone che
proseguono il loro lavoro in modo dignitoso, persone che non hanno venduto i loro ideali come alcune
delle menti migliori della nostra generazione, che mendicano una presenza al
varietà del sabato sera.
Non
abbiamo di certo indugiato a prendere i biglietti per quello che per noi
rappresentava qualcosa che pareva un’attesa da anni, uno dei più grandi eventi
di questo mese estivo londinese, anche se l’estate non e’ ancora arrivata qui a
Londra, anzi sembra che l’estate non tornerà più da queste parti. Ricordate
l'estate scorsa? Tutto quel caldo, le strade deserte. Il tempo scorre lungo i
bordi … chi l’avrebbe mai detto vent’anni fa di ritrovarci qui a Londra, luglio
2011, in un tardo pomeriggio di pioggia e sole.
Massimo Volume - 93 Feet East - London - 21/07/2011 |
Il 93
Feet East si trova all’est di Londra a Brick Lane, quartiere che ha visto un
recente imborghesimento con comitive che brindano tutta la notte a testimoniare
dell’ottimo servizio dei bar e dei ristoranti della zona. Arriviamo presto al
locale. Fuori ci sono dei tavolini che sembrano aspettare altra gente, in un
altro momento. Ci sono anche Mimi’ Clementi, Egle Sommacal, Vittoria Burattini
e Stefano Pilia, circondati dai loro amici londinesi. Stasera, al 93 Feet East,
non c’e’ una grandissima affluenza, ci saranno un centinaio di persone. Si
inizia con Robert Lowell da “Cattivi Abitudini”. C’e’
un suono più compatto e maturo rispetto ai dischi precedenti. I Massimo Volume,
non si sono presentati sul palco simili a ieri, non si aggrappano a un’immagine
destinata a descriverli per sempre. Le chitarre affilate di Egle e Stefano
danzano con maestria sul ritmo sostenuto della batteria di Vittoria e il basso
di Mimi’. E al di sopra la voce che declama i testi, che galleggia po’
nell’aria prima di arrivarci diritta al cuore. Secondo pezzo a seguire la dolce
e malinconica Coney Island con un’intro e finale di chitarra
molto languidi, il ritmo avanza lentamente con La Bellezza Violata e Le Nostre Ore Contate per
esplodere in Litio per il quale Mimi abbandona il basso
temporaneamente.
La presentazione di “Cattive Abitudini” continua con l’elegante Tra la Sabbia dell’Oceano. Si scava poi nella vecchia discografia iniziando con l’acclamato “Lungo i Bordi”. Parte Meglio di uno Specchio e un coro di approvazione sale dal pubblico alle prime note di Il Primo Dio. Si continua con Fausto, da “Cattive Abitudini”, dedicato a uno dei personaggi più interessanti del panorama musicale italiano degli ultimi 40anni: il cantante, compositore Fausto Rossi.
Si tocca anche l’album “Da qui”con La città Morta e “Stanze” conCinque Strade con il quale si chiude questo set esplosivo. Abbiamo sentito il suono dei Massimo Volume.
La presentazione di “Cattive Abitudini” continua con l’elegante Tra la Sabbia dell’Oceano. Si scava poi nella vecchia discografia iniziando con l’acclamato “Lungo i Bordi”. Parte Meglio di uno Specchio e un coro di approvazione sale dal pubblico alle prime note di Il Primo Dio. Si continua con Fausto, da “Cattive Abitudini”, dedicato a uno dei personaggi più interessanti del panorama musicale italiano degli ultimi 40anni: il cantante, compositore Fausto Rossi.
Si tocca anche l’album “Da qui”con La città Morta e “Stanze” conCinque Strade con il quale si chiude questo set esplosivo. Abbiamo sentito il suono dei Massimo Volume.
Era un lamento del tempo? O una nota rubata nella casa
del sogno?
Restiamo
ancora un po’ ad aspettare il bis che inizia con Il Tempo Scorre Lungo
i Bordi. Pubblico incontenibile con i testi mitraglianti sulle chitarre
fugaziane di In nome di Dio, al quale segue quello che sembra un
assolo da Kashmir dei Led Zeppelin in apertura di Fuoco Fatuo. E il
concerto continua in un tripudio di suoni con la pungente Orororo. C'è forza nelle loro parole. Sensazione perfetta.
Mimi,
Egle, Vittoria e Stefano sembrano felici dell’accoglienza. Dopo il concerto
qualche momento per concedersi ai fans che hanno tutti qualcosa da raccontare: chi
li ha visti vent’anni prima all’Isola del Kantiere di Bologna, chi li ha
intervistati, chi ha un cugino che rubò dalla sua collezione il vinile di“Stanze”.
Ma si fa tardi per la metro. Rientrando la notte per le vie del centro
siamo allegri come vecchi bonzi ubriachi. Ascoltiamo il
respiro della terra e il traffico londinese profondo come una sinfonia.Nella
metro camminiamo contromano distribuendo sorrisi a baristi, a
esperti di finanza, a commesse rifatte che
ignorano il nostro gioiellino musicale. Massimo Volume: grazie per esserci e
per darci speranza. Nei tempi inquieti londinesi torneremo a voi.
No comments:
Post a Comment