Wednesday, March 24, 2010

La forza tranquilla dei giapponesi Mono. Scala - London - 15/03/2010

Andare a vedere i concerti di Lunedi richiede sempre un grosso esercizio fisico e mentale, il week-end lontano, e ci si sente tutti piu’ stremati. Era da un po’ che ero curiosa di andare a vedere i Mono e quale migliore occasione di un concerto londinese alla Scala. In apertura lo svedese John Alexander Ericson. Su scena con la chitarra non lascia un’ impronta troppo impressionante. E poi appaiono loro: i Mondo. Ai due lati del palco, seduti con le loro chitarre Takaakira Goto e Yoda , alle loro spalle Yasunori Takada alla batteria e con un imponente gong e, lei, centralissima: Tamaki Kunish la dea giapponese del basso (che stasera si cimentera’ anche alle tastiere per un paio d’occasioni). Immagine e musica di forte impatto. Gia dal primo brano "Ashes in the snow" vengono in mente i Godspeed You! Black Emperor che del neo prog rock furono gli artefici agli inizi degli anni 2000 e che, caso strano, avevano tratto il loro nome da un film giapponese degli anni 70. Il gioco musicale e’ uguale, e’ sempre quello del piano delle chitarre, che s’intreccia a una cresente sessione ritmica e che avanza galoppando verso il fragore musicale per poi fondersi nel chaos. Un immaginario musicale quello dei Mono che ci porta lontano alla natura del loro amato Giappone fatto di ruscelli, giardini zen, ciliegi in fiore ma anche della forza brutale dei terremoti, uragani e vulcani pronti a esplodere in qualsiasi momento . Una musica molto cinematica e struggente, non a caso Takaakira Goto cita tra le sue fonti d’ispirazione “Breaking the Waves” di Lars Von Trier. Musica quindi cinematica come quella dei Godspeed. Ma se nella musica di quest’ultimi il punto forza era il passaggio dal piano al sostenuto, nella musica dei Mono sembra essere piu' incentrata sulla ricerca della perfezione in ogni nota che si connubia al virtuosismo di questi quattro musicisti, tra cui spicca l’incredibile maestria di Takaakira Goto al fender. La forza dei Mono sta nei momenti lenti che cercano quasi di tenere in sospeso a mezz’aria in un momento di immensa e tremenda bellezza. Questo tour coincide con l’uscita di “Holy Ground: NYC Live With The Wordless Music Orchestra” un live di 90 minuti filmato a New York con un orchestra di 24 musicisti e la produzione del grande Matt Bayles (Mastodon, ISIS, Minus the Bear). I Mono stasera anche se solo in quattro sono riusciti a colmare di gioia gli animi dei presenti.

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